Visto Assault Girls, il nuovo lavoro di Oshii Mamoru,butto giu` qualche sensazione a caldo (sgrammaticata e caotica, chi vuol esser lieto sia):
Oshii riesce ancora una volta a sorprendere, in un film ibrido, a meta` strada fra un lungometraggio ed un corto (70 minuti la durata) e un misto di riprese dal “vero” e CG…..
Il film e` monotono (Patlabor II), dove questo aggettivo e` ovviamente un complimento, qualcuno ha parlato di lentezza tarkowskiana ed ha fatto bene, in qualche modo circolare (Sky Crawlers) con fortissimi legami con Avalon , da cui prende spunto ed avvio. Si colloca a perfezione nell`immaginario oshiiano , degna continuazione di quel piccolo capolavoro che e` il corto incluso in Kiru ~ KILL.
Cieli grigi, attesa, quasi un documentario con la fotografia curata magistralmente da Yuasa Hiroaki e la splendida musica di Kawai Kenji il film e` quindi una sperimentazione sul tempo, sul paesaggio e sul tempo che si estingue nel paesaggio…..
i primi dieci minuti sono girati alla Ogawa, parole e riflessioni politiche alla Patlabor su immagini fisse o semifisse…..
il film cede nei punti in cui prova a inserire l`elemento comico, mentre risalta bene il personaggio di Lucifero sbarazzino e scherzosamente futile. Altre parti potevano essere forse evitate (Game) e il personaggio del`uomo poteva essere un po` piu` austero.
Personalmente ho gradito il tocco di Yuasa nei primissimi piani da documentario della lumaca e degli insetti, la loro vividezza e` il simbolo di come la vita, se liberata dai suoi lacci, si puo` manifestare anche nel simulacro…il colore e` davvero a tratti immaginale, quasi il novo Tamra…
a presto una vera e propria recensione
[Via http://artaud.wordpress.com]
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